L’Associazione Libera Università del Gioco APS (LUnGi) svolge attività a favore dei propri associati nonché a favore di terzi, promuovendo iniziative sui temi connessi alle molteplici declinazioni del gioco, della sua cultura e dell’esperienza ludica intesa come esperienza fondamentale nella formazione della persona e come indicatore di qualità della vita.

Sulla base del principio del “diritto al gioco”, affermato all’art.31 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’associazione si impegna ad affermare e promuovere il carattere multiculturale, inclusivo e non discriminatorio del gioco.

L’Associazione intende inoltre contrastare le forme di ludopatia, promuovendo sia la conoscenza dei rischi e delle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e le iniziative di prevenzione, sia la diffusione di una sana cultura del gioco che pone al centro il soggetto attivo e responsabile.

Roberto Farnè

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Già professore ordinario in Didattica generale, è ora docente a contratto per l’insegnamento di “Pedagogia del gioco e dello sport” nel corso di laurea in Scienze motorie, presso il dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita. I suoi campi di studio e di ricerca riguardano principalmente il rapporto fra l’educazione e i media, la pedagogia del gioco e dello sport, l’outdoor education.


Raffaela Mulato

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Laureata in pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, già docente di geografia, è co-fondatrice di Moving School 21 ETS di cui è presidente. Cura interventi di azione locale partecipata e corsi di formazione integrando architettura, urbanistica, pedagogia, relazione tra spazio ed educazione, diritti dei bambini, promozione della salute.

Collabora da 25 anni con l’università IUAV di Venezia – Corso post-laurea ALPSUS, ora Master di II livello “ProPart”. Con l’associazione sviluppa progetti per il miglioramento della qualità della vita dei bambini attraverso la riqualificazione partecipata di spazi outdoor scolastici e urbani. (cfr Mulato R., Riegger S., “Scarpe Blu. Come educare i bambini a muoversi in città in autonomia e sicurezza”, 2014, La Meridiana; Giordano P., Mulato R., Riegger S., “Cortili intelligenti”, 2024, collana Koinè UniBo).


Leonardo Tedeschi

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Architetto fin da bambino, da allora cerca di non perdere quello sguardo, la voglia di conoscere e sperimentare. Dopo la laurea ha ampliato i suoi orizzonti con un master in gestione dell’impresa sociale per dare struttura, non solo architettonica ma anche organizzativa, alle idee e ai progetti.

Nel tempo ha maturato esperienza sul campo collaborando con amministrazioni pubbliche, agenzie e realtà del terzo settore, sempre in equilibrio tra rigenerazione urbana e innovazione sociale. Dal 2018 lavora alla Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi, dove coordina l’area Trasformazione dello Spazio Urbano, occupandosi di immaginare e accompagnare processi di cambiamento che mettono in dialogo spazio pubblico, ambiente e comunità.

Negli ultimi anni tra gli altri progetti ha curato l’evoluzione delle piazze scolastiche: nate come prototipi sperimentali, sono diventate spazi di soglia tra la scuola e la città e tasselli importanti in progetti urbani come Città 30 e Bologna Verde.


Valentina Bergonzoni

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Naturalista, educatrice ambientale e ortoterapeuta. Dai primi anni 2000 lavora alla Fondazione Villa Ghigi di Bologna (ora Fondazione IU Rusconi Ghigi), dove elabora e coordina percorsi educativi e formativi in natura per scuole e insegnanti, e progetti di orticoltura terapeutica rivolti a persone in situazione di fragilità e/o con bisogni speciali. È docente e tutor didattico per il master in Orticoltura terapeutica e docente nel master in Outdoor Education dell’Università di Bologna.


Alice Foli

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Alice Foli, laureata in Scienze della Formazione Primaria nel 2018, ha svolto un tirocinio in Danimarca nell’ambito del master in Outdoor Education a Bologna, seguito dalla prof.ssa Karen Barford, esperta europea in outdoor learning. Insegna in una classe quarta di scuola primaria, dove da quattro anni integra nella propria didattica i principi dell’Outdoor Education.


Esteso recentemente a 14 Comuni intorno a Cuneo, per un totale di circa 5.500 ettari di territorio, 60 km di fiume e altrettanti di percorsi ciclopedonali, il Parco fluviale Gesso e Stura rappresenta una cerniera di collegamento tra area montana e pianura.

Nel Parco si alternano aree abitate e insediamenti produttivi, zone adibite a orti urbani e luoghi di ambiente naturale popolati da centinaia di specie animali, alcune anche di particolare interesse conservazionistico: 200 specie di uccelli, 25 di mammiferi, 9 di anfibi, 8 di rettili, 53 di farfalle, oltre ad un numero considerevole di insetti ed altri invertebrati. I diversi ecosistemi fluviali e perifluviali rappresentano un patrimonio fondamentale per l’educazione ambientale che rientra tra gli obiettivi principali dell’Ente ed è finalizzata a rendere consapevoli, sia i ragazzi che gli adulti, della ricchezza e della fragilità intrinseche agli ambienti naturali.

Le attività didattiche si distinguono per il carattere interattivo, esperienziale e interdisciplinare e affrontano tematiche naturalistiche e scientifiche tra le quali la sensibilizzazione alla lotta al cambiamento climatico.

Sara Ambrosoli & Paolo Cavallo

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Architetti ambientali e coordinatori del Team didattica ed eventi del Parco fluviale Gesso e Stura (CN), da anni ci occupiamo di attività di sensibilizzazione ambientale e di progetti a supporto della didattica esperienziale.

Sviluppiamo progetti di edutainment e di rigenerazione urbana e ambientale, allestimenti e mostre, attività educative e di comunicazione a supporto di fruizioni esperienziali con focus particolare sulle tematiche scientifico-ambientali e di sostenibilità.

Alla base del nostro agire si trova una formazione scientifica contaminata da tanti interessi per discipline umanistiche, economiche e sociali che trasponiamo in progetti interdisciplinari.