L’Associazione Libera Università del Gioco APS (LUnGi) svolge attività a favore dei propri associati nonché a favore di terzi, promuovendo iniziative sui temi connessi alle molteplici declinazioni del gioco, della sua cultura e dell’esperienza ludica intesa come esperienza fondamentale nella formazione della persona e come indicatore di qualità della vita.
Sulla base del principio del “diritto al gioco”, affermato all’art.31 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’associazione si impegna ad affermare e promuovere il carattere multiculturale, inclusivo e non discriminatorio del gioco.
L’Associazione intende inoltre contrastare le forme di ludopatia, promuovendo sia la conoscenza dei rischi e delle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e le iniziative di prevenzione, sia la diffusione di una sana cultura del gioco che pone al centro il soggetto attivo e responsabile.


Già professore ordinario in Didattica generale, è ora docente a contratto per l’insegnamento di “Pedagogia del gioco e dello sport” nel corso di laurea in Scienze motorie, presso il dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita. I suoi campi di studio e di ricerca riguardano principalmente il rapporto fra l’educazione e i media, la pedagogia del gioco e dello sport, l’outdoor education.

Laureata in pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, già docente di geografia, è co-fondatrice di Moving School 21 ETS di cui è presidente. Cura interventi di azione locale partecipata e corsi di formazione integrando architettura, urbanistica, pedagogia, relazione tra spazio ed educazione, diritti dei bambini, promozione della salute.
Collabora da 25 anni con l’università IUAV di Venezia – Corso post-laurea ALPSUS, ora Master di II livello “ProPart”. Con l’associazione sviluppa progetti per il miglioramento della qualità della vita dei bambini attraverso la riqualificazione partecipata di spazi outdoor scolastici e urbani. (cfr Mulato R., Riegger S., “Scarpe Blu. Come educare i bambini a muoversi in città in autonomia e sicurezza”, 2014, La Meridiana; Giordano P., Mulato R., Riegger S., “Cortili intelligenti”, 2024, collana Koinè UniBo).

Architetto fin da bambino, da allora cerca di non perdere quello sguardo, la voglia di conoscere e sperimentare. Dopo la laurea ha ampliato i suoi orizzonti con un master in gestione dell’impresa sociale per dare struttura, non solo architettonica ma anche organizzativa, alle idee e ai progetti.
Nel tempo ha maturato esperienza sul campo collaborando con amministrazioni pubbliche, agenzie e realtà del terzo settore, sempre in equilibrio tra rigenerazione urbana e innovazione sociale. Dal 2018 lavora alla Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi, dove coordina l’area Trasformazione dello Spazio Urbano, occupandosi di immaginare e accompagnare processi di cambiamento che mettono in dialogo spazio pubblico, ambiente e comunità.
Negli ultimi anni tra gli altri progetti ha curato l’evoluzione delle piazze scolastiche: nate come prototipi sperimentali, sono diventate spazi di soglia tra la scuola e la città e tasselli importanti in progetti urbani come Città 30 e Bologna Verde.

Naturalista, educatrice ambientale e ortoterapeuta. Dai primi anni 2000 lavora alla Fondazione Villa Ghigi di Bologna (ora Fondazione IU Rusconi Ghigi), dove elabora e coordina percorsi educativi e formativi in natura per scuole e insegnanti, e progetti di orticoltura terapeutica rivolti a persone in situazione di fragilità e/o con bisogni speciali. È docente e tutor didattico per il master in Orticoltura terapeutica e docente nel master in Outdoor Education dell’Università di Bologna.

Alice Foli, laureata in Scienze della Formazione Primaria nel 2018, ha svolto un tirocinio in Danimarca nell’ambito del master in Outdoor Education a Bologna, seguito dalla prof.ssa Karen Barford, esperta europea in outdoor learning. Insegna in una classe quarta di scuola primaria, dove da quattro anni integra nella propria didattica i principi dell’Outdoor Education.
Esteso recentemente a 14 Comuni intorno a Cuneo, per un totale di circa 5.500 ettari di territorio, 60 km di fiume e altrettanti di percorsi ciclopedonali, il Parco fluviale Gesso e Stura rappresenta una cerniera di collegamento tra area montana e pianura.
Nel Parco si alternano aree abitate e insediamenti produttivi, zone adibite a orti urbani e luoghi di ambiente naturale popolati da centinaia di specie animali, alcune anche di particolare interesse conservazionistico: 200 specie di uccelli, 25 di mammiferi, 9 di anfibi, 8 di rettili, 53 di farfalle, oltre ad un numero considerevole di insetti ed altri invertebrati. I diversi ecosistemi fluviali e perifluviali rappresentano un patrimonio fondamentale per l’educazione ambientale che rientra tra gli obiettivi principali dell’Ente ed è finalizzata a rendere consapevoli, sia i ragazzi che gli adulti, della ricchezza e della fragilità intrinseche agli ambienti naturali.
Le attività didattiche si distinguono per il carattere interattivo, esperienziale e interdisciplinare e affrontano tematiche naturalistiche e scientifiche tra le quali la sensibilizzazione alla lotta al cambiamento climatico.


Architetti ambientali e coordinatori del Team didattica ed eventi del Parco fluviale Gesso e Stura (CN), da anni ci occupiamo di attività di sensibilizzazione ambientale e di progetti a supporto della didattica esperienziale.
Sviluppiamo progetti di edutainment e di rigenerazione urbana e ambientale, allestimenti e mostre, attività educative e di comunicazione a supporto di fruizioni esperienziali con focus particolare sulle tematiche scientifico-ambientali e di sostenibilità.
Alla base del nostro agire si trova una formazione scientifica contaminata da tanti interessi per discipline umanistiche, economiche e sociali che trasponiamo in progetti interdisciplinari.
Via Luigi Gallo 1, Cuneo
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