Paola Merlino, Master Universitario in Management Politiche del Lavoro e Formazione Prof.le. Esperienza trentennale nell’ambito dell’Orientamento e Pari Opportunità prima presso il Ministero del Lavoro, poi come Consulente di Amministrazioni Pubbliche, Aziende, Fondazioni, Istituti Scolastici, Università, Terzo Settore e Parti Sociali. Coordinatrice Scientifica per l’Orientamento e Componente Comitato Scientifico Rondò dei Talenti e Cascina Oremo.

Dal 2016 Resp. Area Orientamento Consorzio Sociale Il Filo da Tessere.Già Consulente di Fiducia Provincia di Torino attualmente lavora come consulente nell’ambito di attività di consulenza orientativa, supervisione, formazione, progettazione, ricerca sociale.

Mariella Carta, pedagogista, orientatrice e project Manager della Cooperativa O.R.So con mansioni di coordinamento, progettazione e formazione  e responsabile della Città dei talenti. Si forma e specializza nell’ambito Orientamento scolastico e professionale a partire dal 2012. Frequenta corsi di formazione specifici con particolare riferimento a “Tecniche di Orientamento scolastico – Orientamento precoce” finanziato dalla Fondazione CRC e riconosciuto dalla Regione Piemonte  e il percorso regionale Competenze e coprogettazione territoriale per l’orientamento. Conduce percorsi sull’Orientamento precoce con la scuola primaria e la scuola dell’infanzia.

Si attiva anche sull’orientamento precoce all’interno della scuola dell’infanzia, realizzano alcuni progetti sperimentali sul territorio.

Simonetta, Bruno, laureata in Lettere Classiche, diviene Formatrice e poi Responsabile Ufficio Progettazione del Centro Formazione Professionale Cebano Monregalese. Si appassiona e si specializza nell’ambito Orientamento scolastico e professionale e a partire dal 2000 inizia a collaborare con il Gruppo Locale di Orientamento.

Frequenta corsi di formazione specifici con particolare riferimento a “Tecniche di Orientamento scolastico – Orientamento precoce” finanziato dalla Fondazione CRC e riconosciuto dalla Regione Piemonte  e il percorso regionale Competenze e coprogettazione territoriale per l’orientamento.

Conduce percorsi di aggiornamento sull’Orientamento precoce, rivolti ai docenti della Scuola Primaria e sviluppa relazioni con le imprese per avvicinare bambini e bambine all’esplorazione giocata del mondo del lavoro. Si attiva anche a livello europeo, coordinando progetti Erasmus + su tematiche orientative.

Enrico Santero, Counselor orientativo e Coordinatore educativo di servizi rivolti a minori, giovani e famiglie, dal 2009 con la Cooperativa Sociale Emmanuele di Cuneo. Negli ultimi 10 anni mi occupo di Orientamento precoce e di Supporto alla genitorialità tramite seminari formativi, gruppi di confronto e colloqui individuali. Svolgo attività formativa rivolta ad operatori sociali e a docenti sui seguenti temi: team building, gestione dei gruppi-classe, supervisione di alunni con fragilità, media education, promozione del benessere.

Ilaria Ranaudo, inizia a parlare all’età di 3 anni. E da quel momento non smette più; ogni incontro diventa occasione di dialogo e di confronto. Scopre che le piace ascoltare le storie delle persone ed essere d’aiuto, diventa orientatrice, prima per passione e poi per lavoro. E le storie diventano talmente importanti da portarla a conseguire nel 2024 un master in “Orientamento narrativo e prevenzione della dispersione scolastica”. Le sue attività sono sempre accompagnate da letture, in particolar modo da albi illustrati, e dall’utilizzo della creatività. Eterna sognatrice e ha deciso di accompagnare i/le giovani a credere che un futuro diverso sia possibile.

Sambu Buffa si definisce Designer di cambiamento, è diversity mindset e inclusion trainer. Aiuta a promuovere una cultura dell’appartenenza, valore e rispetto, ottimizzando pratiche e processi attraverso l’adozione di soluzioni inclusive. Autrice del libro “Cambia mentalità in chiave di Diversity, Equity e Inclusion nella tua attività” il primo libro in Italia che parla di diversity mindset, un processo di consapevolezza e di creazione di un mindset in grado di vedere e dare autentico valore alla diversità. Ha collaborato e tenuto formazioni su tematiche legate a praticare l’inclusione, riconoscere la diversità ed essere consapevoli dei propri bias, stereotipi e pregiudizi.

Il primo istinto del motociclista, quando cade, è rialzarsi. Nicola Dutto, pilota professionista di moto, ha reso questo impulso la metafora della sua vita dentro e fuori dal circuito di gara dopo che il 20 marzo 2010, durante una competizione rimane paraplegico. Dal 2000 al 2009 è stato campione di motociclismo, distintosi per quattro vittorie nel campionato di Baja e aggiudicandosi due titoli europei, due italiani e due spagnoli.

Nel 2010 l’incidente e dopo circa due anni, grazie alla sua determinazione torna in sella, e gareggia nella Baja Espana Aragon in Spagna e nella Baja 500 in Messico diventando il primo pilota paraplegico al mondo a gareggiare con i normodotati nelle più dure Desert Race internazionali. Nel 2019, primo paraplegico al mondo ad aver preso parte in moto alla Dakar2019 in Perù, una delle competizioni più dure al mondo, nel 2020 e 2024 all’Africa Eco Race, nel 2024 terminala Baja1000, 1800 km, in Baja California. A luglio sarà ai nastri di partenza della Baja Aragon in Spagna.

Accanto alla sua attività di pilota, Nicola aveva un sogno: trasmettere la sua esperienza a chi lo desiderava, Una accademia di motociclismo fuoristrada per i disabili poiché in Italia non esisteva,crea i Dutto Camp. Si allena e partecipa a tappe del Giro d’Italia ed altre manifestazioni ciclistiche con la Handbike. È Ambassador per Banca Mediolanum, Fondazione Laureus e KTM Italia

“Non ho mai odiato la moto o rinnegato quello che ho fatto. Mi reputo un ragazzo fortunato perché ho potuto trasformare una passione in una professione, con tutti i rischi del mestiere. Quando sono in sella mi dimentico di non poter usare le gambe. La moto mi ha spezzato ma mi ha salvato.”

Paola Veglio, laureata al Politecnico di Torino in Ingegneria elettronica, dal 2013 è AD di Brovind Vibratori S.p.A. Ha sviluppato un modello di imprenditoria e di welfare attento ai dipendenti e al territorio, impegnandosi a tenere viva la comunità del piccolo borgo di Cortemila, dove ha sede l’azienda, grazie alla creazione di servizi e opportunità di lavoro. La sua visione imprenditoriale unisce innovazione, inclusione e valorizzazione del territorio, rendendola un esempio di leadership femminile virtuosa.