Quando si parla di bisogni educativi speciali, didattica personalizzata e sostegno all’apprendimento, quanto ne sappiamo in merito? Qual è il mio modo di apprendere? E di insegnare? Qual è il vero senso dei compiti? Come andrebbero assegnati?

Queste domande saranno il filo conduttore delle quattro giornate di Summer School dedicate alla tematica della didattica inclusiva. Un’occasione preziosa per insegnanti, educatori o chiunque lavori nel mondo dell’educazione che desidera imparare anche in vacanza.

Mercoledì 10 luglio

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Presentazione della visione dell’educazione A tutto tondo che viene promossa dal Rondò dei Talenti, visita al polo educativo come terzo luogo di comunità, descrizione delle summer school e del concorso Una scuola da sogno, primi approcci sulla didattica personalizzata.

L’incontro sarà introdotto dall’Ufficio Studi della Fondazione CRC e dal gruppo di ricerca Mind4children che analizzeranno alcuni concetti qualitativi emersi dal Quaderno 45. Una attenzione particolare sarà riservata all’analisi dei dati premonitori.

Con Chiara Curiale, Marco Braghero e Tommaso Orlando


Giovedì 11 luglio

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L’incontro verterà e introdurrà il tema delle pratiche dialogiche per poi passare alle analisi degli stili di apprendimento attraverso il test di Kolb.

Con Marco Braghero

Sarà analizzata la didattica dialogica attraverso strumenti concreti (matrice di identità), seguita da una discussione tra i partecipanti.

Con Marco Braghero, Tommaso Orlando

Il tema del potenziale intellettivo e dello sviluppo dei talenti comincia in Italia ad affacciarsi come cruciale per accogliere in ottica inclusiva i Bisogni Educativi Speciali all’interno del gruppo classe.
Nel corso dell’intervento verrà inquadrato il costrutto della giftedness presentando caratteristiche e modalità di funzionamento come base di una didattica integrata capace di stimolare non solo competenze disciplinari, ma anche aspetti motivazionali da integrarsi con la dimensione socioemotiva.

Con Maria Assunta Zanetti e Sara Martelli.


Venerdì 12 luglio

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Cosa si impara veramente quando si gioca? Quale relazione c’è tra gioco e sport? I partecipanti saranno accompagnati a scoprire e riflettere criticamente sulle forme del gioco, tra reali e virtuali e nelle diverse età della vita. Saranno poi approfonditi i temi legati allo spazio che crea il gioco, alle condizioni e alle progettualità per l’outdoor, gli ambienti naturali, le aree scolastiche attraverso la presentazione del libro In-ludere. Gioco, sport e formazione (Zanichelli, 2024).

Con Roberto Farnè

L’intervento è finalizzato a presentare con un approccio critico alcune app in ambito didattico rispondendo alle seguenti domande: partendo dagli obiettivi del PEI, in quale modo la tecnologia può promuovere le competenze di un alunnə con disabilità? In che modo la tecnologia può essere uno strumento per trasformare la classe in una comunità inclusiva?

Con Filippo Aguzzi

Voglio fare i compiti – cosa sono i compiti? come li percepiamo? Come vengono assegnati e con quale senso? Come è meglio accompagnare i ragazzi? formazione e illustrazione vademecum

Seminario Interattivo
Obiettivi formativi.

I/Le partecipanti potranno:

  1. Ampliare le proprie conoscenze sulla ‘problematica dei compiti’ in riferimento al dibattito nazionale e internazionale;
  2. Ampliare le proprie conoscenze sui principi teorico- operativi relativi a ‘perché’ e ‘come’ supportare le attività di ‘studenting’ e proporre i compiti per ‘aiutare ad imparare’;
  3. Confrontare esperienze sulla pratica dell’assegnazione/svolgimento dei compiti per promuovere il successo formativo di ciascun/a alunno/a.

Contenuti.

  1. La ‘questione compiti’ nel dibattito internazionale e nazionale.
  2. Cosa fa l’insegnante quando insegna… per aiutare ad imparare? Studenting e qualità dell’apprendere; scaffolding e qualità dell’insegnare.
  3. I compiti nella gestione della classe, tra scuola, famiglia, servizi socio-educativi.

Attività: analisi teorica e discussione esperienziale sull’azione didattico-educativa a supporto dell’apprendimento, tra attività d’aula e compiti a casa.

 

Voglio fare i compiti – formazione e illustrazione vademecum + restituzione percorso.

Laboratorio

Obiettivi formativi.

I/Le partecipanti potranno:

  1. ampliare le proprie conoscenze sui principi di gestione dell’attività di scaffolding, anche in relazione all’esperienza del laboratorio Voglio fare i compiti! presso il Rondò dei Talenti;
  2. consolidare/ampliare le proprie competenze nella gestione dell’attività di scaffolding a supporto dello studio e dell’apprendimento autonomo di bambini e ragazzi;
  3. arricchire il proprio repertorio di criteri pratico-operativi funzionali alla realizzazione di contesti scolastici sempre più inclusivi.

Contenuti.

  1. Il ‘modello Rondò’ Voglio fare i compiti!: origini e sviluppi di un dispositivo per ‘insegnare ad imparare’ attraverso lo studio autonomo.
  2. un framework per ‘aiutare ad imparare’ in classe e durante i compiti a casa.

Attività: analisi didattica di ‘casi’; auto-analisi di pratiche didattico-educative e avvio di un bilancio professionale-esperienziale.

Con Daniela Maccario e Annamaria Garibaldi


Sabato 13 luglio

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Il MIUR nel 2005 ha istituito la prima rete pubblica di Centri per gli ausili (denominati Centri Territoriali di Supporto “Nuove tecnologie e disabilità”) e l’IIS “S. Grandis”, sulla base del suo pregresso di scuola inclusiva, è stato individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale per essere uno degli otto centri della regione Piemonte.
Negli anni ha implementato i propri servizi che ad oggi comprendono consulenza su TIC e disabilità, sportelli di consulenza specialistica (autismo, disagio scolare e plusdotazione), prestito ausili in comodato d’uso gratuito, corsi di formazione.

 


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