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L’amore per l’educazione: meditazione pedagogica ispirata al libro cuore di Edmondo de Amicis con PoEM, Gabriele Vacis e Roberto Tarasco

“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani” si diceva subito dopo l’Unità d’Italia. Ma come? Nel 1886 Edmondo De Amicis prova a dare il suo contributo scrivendo Cuore, un romanzo diaristico dalla forte matrice pedagogica, che celebra l’unione sociale e i valori del Risorgimento. Il successo del libro è immediato: 41 edizioni e 18 richieste di traduzione in poco più di due mesi. De Amicis non racconta la scuola del suo tempo, ma costruisce l’idea di educazione: un’istituzione capace di farsi motore della società proponendo azioni nobili e valori positivi. L’amore per l’educazione è, non a caso, il titolo scelto per la traduzione cinese del romanzo. Oltre un secolo dopo, il tema della scuola rimane centrale. Quale Italia può accogliere oggi i protagonisti del romanzo deamicisiano? Gabriele Vacis riapre il dibattito su questi temi riportando nei teatri le storie di Bottini, Garrone, Franti, del ragazzo romagnolo e di tutti gli altri protagonisti di Cuore, al termine di un’intensa serie di laboratori che ha coinvolto studenti dai 14 ai 17 anni.

L’evento è uno dei quattro talk che si svolgeranno all’interno de “A tutto tondo”, il festival dell’educazione organizzato dal Rondò dei Talenti e Fondazione CRC.

DEDICATO A: ragazzi a partire dai 16 anni e adulti

QUANDO: venerdì 12 luglio ore 18.30

COME PARTECIPARE:
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PoEM:

Potenziali Evocati Multimediali è una impresa sociale nata a dicembre 2021 dalla sinergia fra i neodiplomati della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino (triennio 2018/21), Roberto Tarasco e Gabriele Vacis. PoEM si occupa di Arte, Pedagogia e Cura. Tramite laboratori, seminari e performance, PoEM diffonde la formazione teatrale, favorisce l’inclusione sociale, e promuove il teatro oltre lo spettacolo, nella convinzione che le pratiche teatrali non siano soltanto un esercizio finalizzato alla restituzione scenica; possono anzi favorire l’interazione fra individui, poiché si fondano sulla consapevolezza di sé, degli altri, del tempo e dello spazio. Al cuore di questa tesi vi è la convinzione provata che il teatro sia un’arte che produce la relazione viva tra gli umani, grazie alla prerogativa che gli è propria, richiedere la com-presenza fra individui. PoEM propone perciò un teatro aperto, la cui estetica è ritenuta fondativa di una esperienza teatrale che stabilisca l’interazione e la relazione; si viene così a creare necessariamente uno spazio accessibile alle persone, partecipativo e inclusivo, che nutre la comunità e la società di cui è parte.